Le piccole e medie imprese italiane, che costituiscono il fulcro dell’economia nazionale, sono responsabili per oltre il 60% delle emissioni di CO2 industriali in Italia.
Per rimanere competitive nel mercato globale diventa, dunque, fondamentale adottare pratiche sostenibili, tra cui l’aumento dell’efficienza energetica.
Una strategia chiave per raggiungere questo obiettivo è la diagnosi energetica, un’analisi mirata dei consumi energetici dell’azienda e delle relative inefficienze.
Ma cos’è esattamente una diagnosi energetica e perché è così importante per le PMI italiane?
Cos’è una Diagnosi Energetica?
Una diagnosi energetica è uno strumento che valuta e ottimizza l’efficienza energetica di un’azienda.
Attraverso un approccio metodologico, vengono identificate le principali fonti di consumo energetico e individuati gli interventi necessari per migliorare l’efficienza e ridurre i costi. Questa analisi può riguardare diversi aspetti, tra cui l’utilizzo di energia elettrica, gas, acqua e altre risorse energetiche.
Fasi di una Diagnosi Energetica
Una diagnosi energetica segue diverse fasi.
Inizialmente, vengono raccolti e analizzati i dati relativi ai consumi energetici dell’azienda, includendo bollette, registrazioni di consumi e dati sulle apparecchiature utilizzate.
Successivamente, si procede con un’analisi dettagliata dei processi produttivi e dei sistemi energetici dell’azienda per individuare inefficienze e aree di miglioramento. Dalle analisi, emerge il rapporto finale di diagnosi energetica, stilato da professionisti certificati da Enti accreditati come Società E.S.Co., E.G.E. ed Auditor Energetici.
Infine, sono incluse anche soluzioni progettate su misura per le esigenze specifiche di ciascuna impresa volte a ottimizzare l’utilizzo dell’energia e a ridurre i relativi costi.
Importanza per le PMI Italiane
Il decreto legislativo del 14 luglio 2014 n.102 stabilisce l’obbligo per le grandi imprese e le imprese energivore di effettuare una diagnosi energetica ogni cinque anni entro il 5 dicembre. Nonostante questo obbligo non includa le PMI, esse possono trarre numerosi vantaggi da una diagnosi energetica accurata.
In primo luogo, essa consente di identificare potenziali considerevoli risparmi energetici e finanziari, contribuendo a ridurre i costi operativi e migliorare la competitività dell’azienda sul mercato nazionale e internazionale.
Inoltre, una maggiore efficienza energetica può favorire la transizione verso un modello produttivo più sostenibile, in linea con gli obiettivi ambientali dell’Italia e dell’Unione Europea.
Infine, investire nell’efficienza energetica può rappresentare un’opportunità per le PMI italiane di accedere a incentivi e finanziamenti dedicati, promuovendo la crescita economica e la creazione di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Attraverso un’analisi accurata dei consumi energetici e l’implementazione di soluzioni mirate, le aziende possono, dunque, ottenere significativi vantaggi economici e contribuire alla transizione verso un’economia più sostenibile e resiliente.
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